DONA ORA

18 anni di Approdo, il gruppo appartamento per minori

Compiere 18 anni è sempre tempo di bilanci e progetti per il futuro. L’educatrice Irene ci racconta il “suo Approdo”

In questo articolo
si parla di:

Questo articolo
è nella categoria:

NEWS PRIMO PIANO

Recentemente abbiamo festeggiato diciotto anni di attività dell’Approdo, il gruppo appartamento gestito da Spes contra spem che accoglie minori che vivono in condizioni di fragilità.

L’Approdo è nato 18 anni fa in un appartamento della Serpentara di Roma e si è poi trasferito non molto tempo fa in una delle villette del complesso di Via Monelli: spazi più ampi e luminosi, un grande giardino da condividere con gli ospiti delle altre villette; molte possibilità in più di realizzare direttamente a “casa propria” diversi laboratori come giardinaggio, falegnameria, costruzioni.

È stato molto emozionante per chi ha visto nascere questa struttura e per tutte le persone che in questi 18 anni hanno avuto in qualche modo a che fare con questa piccola comunità. Una comunità, una famiglia, sempre in crescita che apre le porte, accoglie; un approdo sicuro da cui si riparte dopo il compimento dei 18 anni con un bagaglio diverso, ricco di emozioni, consapevolezze, capacità e strumenti per affrontare la “vita da grandi”.

Abbiamo chiesto a Irene, educatrice dell’Approdo, di condividere il percorso di questi anni e raccontarci  la sua esperienza:

“Partirei dicendo che la festa dei 18 anni dell’approdo è coincisa, per noi, con un susseguirsi di diciottesimi in un periodo molto ravvicinato, ben cinque dei dodici ragazzi che vivono all’Approdo. Momento che è stato vissuto, penso per tutta l’équipe, come cambiamento rispetto ad un “vecchio” gruppo che lascia il posto al “nuovo” e allo stesso tempo, come per ogni diciottesimo, come un momento di riflessione sugli obiettivi raggiunti con ogni ragazzo e sul senso del nostro lavoro.  Allo stesso modo anche per i 18 anni dell’Approdo questi interrogativi hanno risuonato forte.

Per me, che sicuramente non ho vissuto l’Approdo fin dall’inizio, ma che ho navigato insieme a tutti i colleghi e ai ragazzi, appunto, in un momento di profondo cambiamento (di casa, di colleghi e di responsabili e naturalmente di ragazzi) sicuramente anche i 18 anni dell’Approdo mi hanno permesso di riflettere sul percorso fatto fino a qui e di interrogarmi su quale sia la direzione che stiamo prendendo e verso quali nuovi porti stiamo approdando.

Inevitabilmente, tutto questo, spinge a riflettere anche sul nostro lavoro. Lavoro che sicuramente è soggetto ad una crescita. Non parlo solo dell’inevitabile e naturale crescita professionale intesa come acquisizione o perfezionamento di competenze, ma del costante arricchimento che ogni relazione con i ragazzi dell’Approdo regala, mostrando un mondo che è solo suo, con la propria individualità.

Ho iniziato questo lavoro con tanto entusiasmo, scoprendo poi che questo a volte viene oscurato da momenti di fatica o delusione o momenti in cui bisogna affrontare i propri limiti e le proprie difficoltà, ma che una volta superati rivelano una lezione che fa nuovamente luce su quella energia e voglia di fare e conoscere.

Ecco, quindi, che arriva la riflessione di ogni diciottesimo che mi spinge a chiedermi “come ho lavorato con questo ragazzo?” “Cosa ho fatto e che altro avrei potuto fare con lui?”  e che mi pone in una costante crescita, insieme a loro.

I 18 anni vengono attesi sempre dai ragazzi come un punto di arrivo, per poi capire solo a ridosso, che si tratta nient’altro che di un nuovo inizio.

Forse è proprio questo il paradosso di chi fa questo lavoro: sentirsi sempre competenti, adulti nel proprio ruolo, pronti a portare con sé una valigia piena di esperienze. Ma ogni volta che arriva un nuovo ragazzo, con la sua unicità, ci si ritrova di fronte a un nuovo inizio, che ci spinge a crescere ancora. E crescere, anche se a volte è faticoso, è sempre qualcosa di meraviglioso”.

TI POTREBBE INTERESSARE

Un’avventura a Villa Borghese: un giorno speciale al Museo dei Bambini!
LEGGI
Conoscere giocando, alla scoperta del territorio vicino casa
LEGGI
CPA Zurla compie un anno!
LEGGI
Kone e il suo sogno di diventare un artista dei fumetti
LEGGI
Festival solidale della musica e delle arti, pronti per la III Edizione
LEGGI

NEWSLETTER