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ArteInMusica: imparare a riconoscere ed esprimere le emozioni

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ArteInMusica: imparare a riconoscere ed esprimere le emozioni

Un laboratorio finanziato dalla Chiesa Valdese con l’8×1000 per favorire le persone con disabilità di Casasalvatore e Casablu

“ArteInMusica 2019” è il continuum di “Arte in musica 2017” già finanziato dalla Tavola Valdese, consentendo così la naturale prosecuzione di un percorso intrapreso in precedenza con gli abitanti di Casablu e Casasalvatore durante i laboratori di arteterapia e musicoterapia.

Il progetto “nasce per favorire le persone con disabilità di diversa entità che vivono nelle nostre case famiglia e fornire loro una modalità alternativa per riconoscere le proprie emozioni, esprimerle, riuscire a canalizzarle attraverso modalità espressive autentiche e socialmente adeguate, raggiungendo, attraverso questo, un miglioramento nella gestione dei possibili comportamenti disfunzionali legati all’impulsività” spiega la referente per Spes contra Spem. Anche in questa occasione il laboratorio è stato finanziato dall’Otto per Mille alla Chiesa Valdese.

L’obiettivo del laboratorio è quello di fornire un modo alternativo per capire le proprie emozioni e imparare ad esprimerle attraverso modalità socialmente adeguate.

La riorganizzazione con l’emergenza Covid-19

A marzo 2020, a seguito delle restrizioni per il contenimento della pandemia, le attività sono state rimodulate per garantire la sicurezza alle persone che ne prendono parte. Due i principali cambiamenti: la proroga dei laboratori sino a febbraio 2021 e la partecipazione in collegamento dalle rispettive case famiglia tramite la piattaforma “Zoom”. Questa modalità “a distanza” ha permesso di poter proseguire un percorso importante e di poter continuare ad avere spazi gruppali di espressione delle emozioni e dei propri bisogni in un anno faticoso, che ha visto le persone che abitano Casablu e CasaSalvatore, lontane dai propri familiari, a causa delle restrizioni.

“Ad oggi – prosegue la referente di progetto – è possibile affermare che queste attività si sono rivelate anche un validissimo strumento per contenere le ansie e le preoccupazioni legate al difficile periodo di isolamento che i beneficiari hanno dovuto vivere, riuscendo anche a fornire loro quel sostegno ed ascolto alle riflessioni e ai bisogni sorti durante il periodo di lockdown”.

Laboratorio arteterapia e musicoterapia 2021

Arte Terapia 2.0: il laboratorio incontra gli strumenti digitali

Il passo in più che si è voluto fare è stato quello di spingere gradualmente i partecipanti al di fuori della propria zona di comfort, facendoli confrontare con attività che progressivamente destrutturalizzassero il loro range di confidenza. Per questo il laboratorio di arte terapia si è svolto con un focus prevalente sulla fotografia e i video.

Il lavoro per immagini ha dato la possibilità di costruire un percorso espressivo sui temi di quotidianità connessi alle dinamiche di vita all’interno di una casa famiglia. Durante le attività, la fotografia e il video hanno assunto un ruolo fondamentale nell’instaurare un rapporto di fiducia di gruppo. Nell’esecuzione dei laboratori sono stati utilizzati ritagli di fotografie stampate per sperimentare nuove possibilità creative, migliorare la percezione di sé giocando con i propri autoritratti, analizzare le fotografie scattate da altre persone per ricercare nuove narrazioni e metafore attraverso l’esplorazione delle proprie emozioni e sentimenti. È stato interessante utilizzare anche immagini di epoche e culture differenti per dare ai partecipanti l’occasione di creare un dialogo di grande potenza creativa ed espressiva.

Nella modalità “a distanza” si è continuato a mantenere intatti i principi e metodi dell’arteterapia come relazione d’aiuto utilizzando software specifici di foto e painting on line facili ed intuitivi da utilizzare.

 

Ampliare le capacità espressive motorie con il laboratorio di musicoterapia

Nell’attività laboratoriale sono stati ascoltati e suonati brani musicali differenti fra loro per le componenti di suono, ritmo, melodia e armonia.

In particolare sono state esplorate differenze musicali tra la cultura italiana e le culture musicali del resto del mondo.

La musica italiana possiede la tipica accentazione “in battere” e produce una melodia che appare gradevole e prevedibile, senza particolari interruzioni e cambi di ritmo, utile a mettere a proprio agio i partecipanti ed a creare un clima di fiducia e collaborazione. Successivamente sono state introdotte nella musica quelle variabili che hanno permesso di destrutturare lo scenario abituale attraverso semplici alterazioni ritmiche.

La selezione è stata affidata ad un processo decisionale condiviso utile a favorire la comunicazione, la relazione e l’apprendimento ed al contempo, durante l’ascolto e l’esecuzione sono state coinvolte anche la motricità, l’espressione, l’organizzazione del movimento e degli schemi corporei al fine di modificare ed ampliare lo spettro delle possibilità espressive e realizzare un apprendimento significativo con un vissuto emotivo positivo. Con la musicoterapia attiva sono stati utilizzati strumenti musicali fatti suonare ai partecipanti al fine di generare protagonismo ed auto-efficacia percepita.

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