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Servizio civile con Spes contra spem: la mia esperienza

"Uscire dalla propria comfort zone non è semplice, ma ti regala un oceano di emozioni. Lo consiglio vivamente a giovani come me"

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“Il mio servizio civile non è stato solo “servizio”, è stato sinonimo di crescita, di applicazione, di nuove conoscenze e molto altro”. Così Luca che è stato volontario in servizio civile a CasaSalvatore inizia la propria lettera aperta con cui ci racconta la sua esperienza. Una lettera che vuole dedicare a un giovane come lui che ancora è indeciso se fare l’esperienza di servizio civile e perché scegliere Spes contra spem.

Alle volte uscire fuori dalla propria comfort zone, non è cosa semplice e istintiva, soprattutto quando si hanno già altri impegni come può essere l’iscrizione e la partecipazione ad un corso universitario. Saper andare oltre e conciliare i vari impegni con sacrificio e dedizione… già esclusivamente questo ha valenza maturativa.

È stato, ed è, un percorso che inizialmente, come tutte le strade sconosciute e non praticate, può essere fonte di ansia, stress e pressioni. Vedere ora, quella stessa strada, conosciuta e ampiamente alla portata, rappresenta esempio di forza e adattamento.

In cosa consiste l’attività quotidiana di un volontario e cosa ti porti nel cuore di questa esperienza?

Sotto l’aspetto emotivo, potrei scrivere un libro, diversamente rischierei di banalizzare in poche righe quanto provato presso “CasaSalvatore”, nome della casa-famiglia nella quale ho svolto il mio servizio civile. Paragonerei questa esperienza alle onde dell’oceano nella serata più burrascosa e ventosa, una vera e propria montagna russa di emozioni e sensazioni.

Inevitabilmente in questi mesi, si è andato progressivamente a creare un rapporto di fiducia tra me e l’ospite con il quale ho interagito quotidianamente, che mi ha portato a coltivare e sperimentare competenze che non impari di certo su un banco universitario.

Banalmente, il saper gestire le continue difficoltà che possono sorgere durante un turno, ti spingono ad interrogarti sempre su cosa è meglio e giusto fare, avendo in egual modo a disposizione poco tempo per decidere. Tutto ciò mi ha portato a crescere sia sul piano personale ma anche e soprattutto sul piano relazionale ed umano.

Come descriveresti la tua esperienza in una parola?

È forse questa la chiave di lettura e la sintesi che più si avvicina alla mia esperienza, dall’etimo sperimentare, ossia quella della componente valoriale umana. Uno sperimentare continuo, giorno dopo giorno, soprattutto in un momento storico dove i valori comunitari e le reti cittadine e relazionali hanno sempre maggiori difficoltà di espressione e realizzazione. Una fortuna, ancora più una rarità, quasi un mondo parallelo pervaso di armonia e serenità a cui poter e dover ambire, dove non vi è spazio per l’odio. Ovvio non senza difficoltà: a CasaSalvatore è pieno di difficoltà, ma altrettanto di risorse, di forze e di energia positiva, ogni giorno lì dentro si “combatte” e lo si fa silenziosamente.

Come ti sei trovato con l’equipe di Spes contra spem a CasaSalvatore?

In ultimo ma non per importanza, come poter tralasciare il valore aggiunto dell’equipe di CasaSalvatore? Una equipe (quasi) internazionale, composta da persone di diverse culture e con un bagaglio esperienziale profondissimo, che ho potuto semplicemente ammirare e da cui ho imparato tanto grazie anche alla disponibilità a insegnarmi e al confronto.

Se questo può bastare, si, ti consiglio vivamente e fortemente il servizio civile presso CasaSalvatore!

Se hai tra i 18 e i 28 anni presenta la tua candidatura entro le ore 14 del 10 febbraio 2023: Spes contra spem ha messo a disposizione ben 10 posti per la tua esperienza di servizio civile!

…ci racconti il “dopo”? Cosa è successo quando hai terminato la tua esperienza come operatore volontario di Servizio Civile?

Subito dopo terminata la splendida esperienza del Servizio Civile, sono entrato a far parte dell’équipe di CasaSalvatore in veste di operatore. Tutto ciò, è stato per me motivo di orgoglio ed immensa gratificazione.
Parallelamente ho proseguito i miei studi che mi hanno portato poi a ricoprire il ruolo di assistente sociale e la mia strada mi ha portato a percorrere nuove strade.
Di questi anni passati insieme a Spes contra spem porterò sempre due “sassolini”: la relazione e l’amicizia. Due variabili che tendono a stravolgere i piani, sempre.

Da operatore volontario di servizio civile a operatore. Dopo aver cambiato lavoro però il tuo rapporto con Spes contra spem si è trasformato per la terza volta. Ci racconti la tua esperienza?

Pur essendosi interrotto il mio rapporto lavorativo con Spes contra spem, decido con grande entusiasmo di offrire un apporto ancora più grande, ancora più forte, seppur diverso: chiedo di poter diventare socio volontario della Cooperativa!
Far parte del dinamismo vitale di cui Spes contra spem è intrinsecamente composto, mi rende incredibilmente fiero.
Non è un rapporto di lavoro a definire la relazione, ma la trasparenza e la purezza di quest’ultima a renderla duratura, pura e vera.

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