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Maria Grazia e quella volta che la neve del Canada è caduta a Casablu

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25 ANNI

Maria Grazia e quella volta che la neve del Canada è caduta a Casablu

C’è un legame tra la casa famiglia CASABLU, Roma, Italia e Toronto, Canada. Questo legame ha un nome, Maria Grazia Della Rocca e questa è la sua storia. Maria Grazia vive a CASABLU dall’inizio, è stata la prima ad entrare insieme alla sua carrozzina, al suo sorriso e al suo bagaglio di ricordi belli e brutti. Molti di questi ricordi hanno a che fare col suo cognome che da Monterotondo, il paese da cui Mary proviene, ha raggiunto l’altra parte dell’oceano, l’America, come tante altre storie di emigrazione delle generazioni passate che ci hanno raccontato.

Fabrizio-Maria-Grazia-casa-famiglia-casablu

Io conosco Mary da 12 anni, da quando ho cominciato a fare l’operatore nella casa famiglia CASABLU, ma questa parte della sua storia l’ho scoperta solo qualche anno fa, quando una notte, vedendo che avevo portato da casa il mio pc, mi ha chiesto se per caso avessi installato Skype e se potessimo collegarci con i suoi zii in Canada. Questa sua richiesta mi sorprese. Non pensavo fosse a conoscenza delle possibilità che la tecnologia ed internet offrono di connettersi e vedere parenti o amici che vivono in un’altra città, in un’altra nazione o, come in questo caso, addirittura in un altro continente.

Skype-casa-famiglia-roma

Così abbiamo iniziato a collegarci ogni settimana con zio Gino e zia Liliana, calcolando con precisione il fuso orario che poteva permetterci di chiamarli senza disturbare. Ci mettiamo sempre in un angolo appartato della cucina, distante dai rumori della casa, in un tempo esclusivo per far emergere emozioni, ricordi, risate di malinconia e di gioia.

Questo contatto attraverso lo schermo di un computer ha permesso e continua a permettere a Maria Grazia di rimanere in relazione con una parte della sua famiglia.

Spesso la sento sobbalzare di gioia ed euforia per il saluto in inglese di un nipotino, che magari non capisce una parola d’italiano, ma che riconosce dentro lo schermo, nell’immagine di quella signora dai capelli bianchi e dagli occhi luminosi, un pezzettino della sua storia famigliare rimasta in Italia, così come Mary vede in lui un prolungamento della sua.

Un giorno mi ha detto Voglio imparare l’inglese!” e qualche parola, “Hello”, “Bye”, ormai ha anche imparato a pronunciarla. Ricordo anche la sua espressione di stupore e di felicità quando una volta zia Liliana, girando la webcam del suo computer verso la finestra, le ha fatto vedere la neve. In quel momento, mentre Mary indossava il suo pigiama di cotone non troppo pesante di un febbraio italiano sicuramente più caldo di quello canadese, mi è sembrato davvero che si trovasse nella cucina della zia a prendere il té con lei e a vedere la neve cadere fuori dalla finestra.

La lucidità, la consapevolezza e l’essenzialità con cui continua a chiedere di usare internet, mi danno ogni volta la misura e il significato di cosa si intende quando si parla di “Rete” in un senso virtuoso e, cosa ancora più importante, rendono CASABLU un luogo in cui si pratica la cura degli altri e di se stessi anche attraverso la ricerca e il riconoscimento di quello che siamo stati e quello che siamo diventati: in una parola, la memoria.

Fabrizio

(operatore nella casa famiglia Casablu)

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