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Dopo di noi, per favorire l’autonomia delle persone con disabilità

E dopo di noi? Questa è la domanda di dolore e di speranza che ogni genitore di un figlio con disabilità si pone spesso e sempre con maggiore frequenza con l’incalzare dello scorrere del tempo.

Cosa ne sarà di mio figlio quando io non ci sarò più? Chi se ne prenderà cura? Chi lo sosterrà e lo proteggerà?

Il “Dopo di noi” nasce per dare una risposta a questa domanda.

Il Dopo di noi è un servizio introdotto dalla legge 112/2016 “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare”. Persone con disabilità vengono accompagnate alla vita autonoma e indipendente tramite la formazione di piccoli gruppi, di massimo cinque membri.

Ogni utente può scegliere un ente gestore, una cooperativa o associazione che conosce il mondo della disabilità, con cui organizzare prima dei pomeriggi, poi dei weekend e poi delle settimane di vita comune all’interno di un appartamento. In alcuni casi si prevede anche il trasferimento stanziale nella struttura del “Dopo di noi”.

Come funziona

Spes contra spem ha attivato questo servizio a settembre 2021 in collaborazione con il Municipio III di Roma e altre associazioni, partendo con un’esperienza insieme a due utenti in una delle case del complesso di Via Monelli adibita al “Dopo di noi”.

La cooperativa gestisce tutto il progetto e l’iter di accesso: parla con i familiari, ha incontri con l’Unità Valutativa Multidimensionale (UVMD), coordina gli operatori, si confronta con gli assistenti domiciliari e gli assistenti indiretti, organizza le attività quotidiane ed extra anche insieme alle altre case famiglia di Spes contra spem.

Il punto a luglio 2023

Da marzo 2022, sono attivi due sotto-progetti disegnati su misura sulla base delle esigenze delle persone coinvolte. Al momento complessivamente gli utenti che fanno parte del “Dopo di noi” sono cinque.

Abitazione indipendente e socializzazione con il “Dopo di noi” – Una persona ha continuato a vivere a casa sua con la sua badante; una volta a settimana insieme a un’operatrice si reca a Via Monelli dove incontra gli abitanti della casa famiglia CasaSalvatore per attività di socializzazione e piccole iniziative insieme. L’assistente sociale della cooperativa è la Responsabile dell’unità abitativa: si occupa di seguire l’andamento quotidiano, di confrontarsi con la badante, interfacciarsi con l’amministratrice di sostegno che non vive a Roma, monitorare l’area sanitaria e tanto altro.

Progetto di condivisione abitativa – Tre utenti stanno seguendo un percorso di gruppo nella casa a via Paolo Monelli prima convivendo tre giorni ogni due settimane e passando insieme l’intera giornata di sabato, e aumentando progressivamente il tempo di permanenza insieme fino a raggiungere a settembre 2023 la convivenza stabile insieme nella casa di Spes contra spem. Una quarta persona da aprile ha iniziato a fare un fine settimana al mese a via Monelli da solo con l’operatore. Dopo questa prima fase, da settembre si proverà a inserirlo nel gruppo esistente composto da tre persone.

Questo inserimento progressivo è cruciale per far ambientare le persone e al tempo stesso monitorare e valutare la compatibilità in ottica di convivenza.

Tutte le attività vengono sempre svolte con l’animazione e moderazione degli operatori specializzati della cooperativa, e gestite con un confronto del team multidisciplinare