Pino è originario di un paese dell’Irpinia e vive a Casasalvatore. Il mio primo incontro con lui è legato profondamente a queste sue origini.
«Anche io sono di Napoli!» ha esclamato entusiasta quando ha saputo da dove provenivo, tenendoci poi a specificare che il suo paese d’origine è però in provincia di Avellino.
Lavoro come musicoterapista da tanti anni, ma solo a Spes contra spem mi è capitato di farlo con qualcuno con cui condividessi la medesima identità culturale. Mi sono sentito libero di cantare e suonare brani della tradizione musicale partenopea, accolti con successo non solo da Pino, ma anche da tutti gli altri che frequentano il laboratorio.
Pino, sempre così ansioso, preso dai suoi “blocchi”: come quando non riesce a scegliere lo strumento musicale o come quando continua a suonarlo pur ammettendo di esserne esausto.
Eppure al termine del laboratorio è impossibile non notare quanto sia più rilassato. Inizia quasi subito a respirare in maniera profonda, si stende sulla sedia al termine dell’attività di musicoterapia, scaricatosi dall’ansia che lo caratterizza e che lo porta ogni volta ad enumerare tutti i “problemi” della settimana.
Parla di meno durante i laboratori, i suoi “blocchi” abbiamo iniziato a cantarli, per sottolineare come anche le difficoltà possano essere affrontate con spensieratezza.
![laboratorio di musicoterapia nella casa famiglia per persone con disabilità Casablu](https://spescontraspem.it/wp-content/uploads/2018/04/emilia20marco20casa20famiglia20casablu20roma20-20disabilitC3A020musicoterapia.jpg)
Dovreste sentirli Pino ed Emilia mentre cantano “Tu vuo’ fa l’americano” di Renato Carosone. Per me è stata un’emozione e, lo ammetto, anche una cosa molto divertente.
Porto un po’ di Pino con me ogni giorno e insieme a lui ritrovo anche io la mia spensieratezza.
Marco
Musicoterapista per Spes contra spem
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