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La musica contro lo stridore delle bombe

La storia di Fawad arrivato dall’Afghanistan con il sogno di “fare musica” ed entrato nel progetto Comunità in Crescita

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Fawad nasce a Kabul nel pieno del conflitto Afghano iniziato nel 2001. Una guerra ventennale che ha colpito duramente il Paese non solo nell’immediato in termini di perdite di vite umane, distruzione di case e infrastrutture, ma anche nel lungo periodo bloccandone lo sviluppo economico, sociale e culturale.

La situazione socio-economica in Afghanistan degli ultimi 20 anni

Al ritiro delle truppe americane nel 2021 si stima che sette afghani su dieci vivessero sotto la soglia di povertà. Anche l’istruzione, per quanto allora venisse garantita la parità di genere (poi eliminata dopo la ripresa di Kabul da parte dei talebani), consentiva un accesso decisamente minore rispetto a quanto si credeva: a fine 2016, a 15 anni dall’intervento, il governo afghano si accorgeva che non erano undici milioni i bambini che frequentavano le circa 17.000 scuole del Paese – come la propaganda voleva – ma solo sei, circa la metà: a essere precisi ne risultavano iscritti nove ma un terzo di loro era solo registrato e non frequentava*.

L’infanzia di Fawad in piena guerra e l’amore per la musica

Ed è in questo clima che Fawad vive la sua infanzia e adolescenza, in un mondo piccolo e stretto fatto di paura, di sorrisi tirati e di abbracci amorevoli della sua famiglia. Ma tappandosi le orecchie al sibilo dei missili o per contrastare le grida che provenivano dalla strada, non ha mai smesso di creare il proprio mondo fatto di armonie e note musicali. Un mondo intero che girava nella sua testa, un mondo grande e libero, un mondo da pop star. E così qualsiasi oggetto si trasformava nella “sua” splendida e lucida chitarra da leader di una band. La guerra restava fuori, dentro restava solo il suo concerto e il suo pubblico.

“Ah quanto sarebbe bello poter suonare una chitarra vera!” ripeteva tra sé e sé con occhi sognanti.

L’arrivo in Italia. La scuola, la chitarra e la prima band

Ed è quando arriva in Italia a 16 anni che finalmente imbraccia la prima chitarra acustica. Certo non era la sua, gliela avevano prestata… ma era pur sempre una chitarra.

Inizia a strimpellarla un po’, poi a studiare da autodidatta. Nell’Istituto che frequenta incontra la sua prima band! Fawad, a detta di tutti, è un ragazzo davvero in gamba e dotato, portato naturalmente alla musica ma anche all’informatica in cui sti sta specializzando a scuola.

Comunità in crescita supporta il progetto di Fawad

Quando i referenti di Comunità in crescita hanno avuto un colloquio con lui per capire insieme quale potesse essere il Piano Educativo di Inclusione che lo supportasse al meglio, era chiaro che il freno principale percepito per la crescita artistica e professionale del ragazzo fosse la mancanza di strumenti. Fino a quel giorno si era un po’ arrangiato, ma il suo grande desiderio era quello di poter ricevere una chitarra propria con cui suonare e un laptop con cui studiare e al tempo stesso creare e registrare la propria musica.

Fawad ha le idee chiare e racconta con precisione le motivazioni della sua richiesta in una lettera “nel mio Paese era difficile imparare a suonare uno strumento musicale, quindi avendo fin da allora sempre voglia di suonare appena sono arrivato in Italia ho cominciato a imparare con una chitarra prestata… ma ora avrei proprio bisogno di uno strumento solo mio. Ora suono in un gruppo musicale con alcuni amici e mi sarebbe di grande aiuto anche un laptop per registrare i brani (musica e voce) visto che abbiamo preso molto sul serio questo progetto. Inoltre studio informatica ed elettronica e un laptop mi aiuterebbe moltissimo per la scuola considerando le tante ore di programmazione che devo fare”.

Facciamo un grande in bocca al lupo a Fawad e alla sua band…. Chissà se presto non sarà possibile ascoltare il loro primo singolo pubblicato sulle maggiori piattaforme musicali. Noi ce lo auguriamo!

 

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini [link: https://www.conibambini.org/] nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD.

Nomi di fantasia per proteggere la privacy dei protagonisti. Liberamente ispirato a una storia vera di un beneficiario del progetto Comunità in crescita.

 

*Fonte dati: Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

 

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